KENYA: respirare la libertà
di Mzungu
Domenica 16 Agosto 2009
Siamo arrivati a dar es salaam, con un po’ di ritardo ma siamo a destinazione. Dico siamo perché ieri all’aeroporto del Cairo ho già avuto modo di presentarmi con Marco, Laura e Gianni e Elena e Paolo. All’aeroporto ci attendevano Stefano e Francesca con il loro truck arancione!!!
Appena però ho varcato la porta dell’aeroporto verso il mondo esterno è stato emozionante: ho avvertito quanto mi è mancata l’aria africana. Saliti sul truck l’unica cosa che ho voluto fare e affacciarmi alla finestra e guardare: le strade povere, la gente ferma ad aspettare o che si avvia al mercato, le donne con i secchi sopra la testa… movimenti, azioni di cui conosco solo la superficialità e non l’essenza.
Poi siamo saliti sul traghetto pieno zeppo di gente che ritornava dal mercato per raggiungere il nostro campeggio.
Ora però mi godo l’Oceano e la “folla di gente” che passeggia, gioca sulla spiaggia.
Prima di cenare abbiamo fatto il briefing e conosciuto SuKuru e gli altri partecipanti arrivati mano a mano.
Domani si parte per Lushoto.
Lunedì 17 Agosto – Martedì 18 Agosto 2009
Siamo arrivati a Lushoto, il viaggio è stato piuttosto lungo… quasi tutta la giornata!!! Ma io non l’ho trovato per niente stancante anzi… finalmente posso godermi il paesaggio… posso pensare senza distrazioni e posso raccogliermi. Comunque essendo arrivati tardi abbiamo solo cenato (zuppa buonissima) e siamo andati a nanna, non in tenda ma in camera. Io la divido con Francesca. Domattina come prima cosa andremo a visitare la scuola di Lushoto .. abbiamo portato un po’ di cancelleria e dei palloni per i bimbi… non vedo l’ora di vederli…
Non riesco a dormire… il pensiero di essere qui mi rende troppo adrenalinica… dormire è una perdita di tempo!!
Dopo colazione siamo andati dai bambini, il tragitto è brevissimo… che belli ci aspettavano ed erano ovviamente gioiosi. Si gioiosi… loro la gioia ce l’hanno nel cuore!!
Nonostante vivano quella che per gli europei non è vita, possiedono questa qualità che è da imparare sebbene la superbia di certe persone vorrebbe togliergliela. Va beh!!
Con la loro divisa bianca blu, senza guardare l’abbinamento del vestitino con le scarpe… con il sacchetto nero al posto dello zaino firmato… che rabbia!!!
Meglio che cambio discorso…
Subito dopo abbiamo preso il box-lunch e siamo andati a fare una passeggiata di circa 9 km intorno ai monti Usambara. La passeggiata è stata veramente semplice. Per un breve tratto ho avuto la compagnia di un bambino del posto dagli occhi dolcissimi… abbiamo avvistato su un albero un black white colubus (si scrive così??) e un camaleonte endemico del posto.
Al ritorno dalla passeggiata abbiamo rincontrato i bambini della scuola che con il loro nuovo pallone volevano giocare con noi .. così la maggior parte dei maschietti più Elena in porta (bravissima!!) hanno giocato su un campo che sembrava più una collina… la maggior parte dei bambini giocavano scalzi e tiravano certe pallonate con quei piedini nudi che dava dell’incredibile. È stato troppo divertente… non è spiegabile!! Tutti ci siamo divertiti… e poi la squadra italiana si è fatta valere… ma quanto ci prendevano in giro… che forza.
Mercoledì 19 Agosto 2009
Mattinata un po’ travagliata prima della partenza… batterie scaricare da caricare e ruota da gonfiare…
Lungo il tragitto per Arusha ci siamo fermati alla fabbrica di Sisal dove abbiamo anche pranzato. Ma la città che mi ha colpito è Moshi, distante dal Kilimangiaro circa 38 Km… non so perché ma l’ho trovata deliziosa.
Comunque al campeggio siamo arrivati tardi, abbiamo montato le tende, cenato, qualcuno non ha voluto aspettare la mattina per visitare il rettilario…
Giovedì 20 Agosto 2009
Dormire, mangiare che noia!!! Qui sono bisogni secondari, quello primario è respirare l’aria africana e vivere ogni secondo!!!
Ieri mentre il truck viaggiava e percorreva le strade, avevo la sensazione di assistere ad un film, ed io ne facevo parte. Poi mentre osservavo i villaggi, le case di fango e vedevo le persone vivere e muoversi in quell’ambiente mi si è stretto il cuore.
Perché le differenze umane sono così enormi? Non parlo della ricchezza esterna, ma di quella interiore: qui c’è una bellezza un’atteggiamento di vita inconcepibile x le nostre menti e il nostro cuore. Non vorrei cambiare nulla, vorrei ke tutto rimanesse così, perché le persone, questi luoghi non dovrebbero essere modificati o variati ma gli si dovrebbe aggiungere la qualità.
L’Africa è come il cuore di ogni uomo, ha i suoi difetti e pregi. Non è possibile cambiarla completamente ma puoi migliorarla!! È come se qualcuno volesse cambiarti .. è illogico!!
Va beh fra un po’ dobbiamo partire per il Tarangire…
Ore 22 anche oggi è stata un giornata particolare… comunque siamo arrivati al Tarangire… molti hanno lo stomaco delicato… non mi era mai capitata una cosa del genere nei miei precedenti viaggi… io ovviamente tutto ok… niente mi può rovinare queste uniche due settimane qui.
Domani faremo il primo safari!!!
Venerdì 21 Agosto 2009
Sveglia 5.30!!!
Ieri sera prima di andare a dormire, seduti intorno al fuoco, abbiamo visto vicino alla tende una iena e un wild cat (specialmente gli occhi). Durante la notte qualche verso lo senti .. io paura non ne ho.
Strano, ma sento che questo è il posto dove non mi può accadere nulla. Sento più pericolo, ogni giorno nella mia vita quotidiana, spesso monotona e stagnante. Questo fa paura. Il non movimento del cuore, il continuare a vivere senza emozioni delle persone che ti stanno accanto questo è agghiacciante, e questo non sopporto.
Il safari è stato bellissimo, solo vedere il paesaggio è tanto, ma poi gli animali: gnu zebre elefanti, e il serpentario ke nei miei scorsi viaggi non avevo ancora visto… eccoli lì e non attraverso il freddo schermo di un televisore!!!
E i baobab, gli alberi “capovolti”, così grandi e accoglienti.
Sabato 22 Agosto 2009
Oggi abbiamo fatto l’ultimo safari al Tarangire, dopodiché siamo partiti per il lake Manyara. L’Africa è una terra ke parla nel vero senso del termine. Gli animali con le loro orme e i loro escrementi segnano il passaggio della vita e della morte. È una terra, dove l’uomo non fa nulla (fortunatamente) e, dove solo la natura può raccontarsi a chi ha voglia di ascoltare e capire.
Il lake ManYara si presenta differente dal Tarangire… è proprio una foresta… mi aspetto che prima o poi compaia Tarzan… qui di baboon ce ne sono troppi per i miei gusti .. è l’unico animale di cui ho veramente paura!!
Partiamo subito per un safari… mamma che spettacolo… però non possiamo andare nei pressi del lago… i percorsi sono limitrofi e da lontano si vedono i fenicotteri. Uffa!!
Domenica 23 Agosto 2009
Stamattina sempre sveglia presto per fare un altro safari… svegliarsi così è meraviglioso!!! Ho fatto delle foto a dei paesaggi meravigliosi, l’ambientazione è molto particolare. Peccato che le foto non renderanno assolutamente quello che vedo.
Ma il tragitto dal lake ManYara verso KaratU non ne parliamo… mozzafiato. Colori intensi di verde e rosso, caldi, pieni, morbidi ma al contempo… intensi!!! Non c’è altro termine.
Stamattina mentre facevamo il safari guardavo le aquile e pensavo alla libertà. Sono gli animali per eccellenza che potrebbero andare dove meglio credono, non hanno barriere o limitazioni, eppure rimangono lì… sorvolano il loro territorio e non vogliono fuggire altrove. Questa è la libertà: capire cosa è meglio per te e scegliere di vivere senza rimpianti.
Domani un altro sogno si realizzerà… trovarsi nel posto in cui è stata girata la scena più bella del film “La mia africa”… è la scena più emozionante e toccante di tutto il film… il cratere Ngorongoro. L’unico neo è che non ci sarà Robert Redford che me lo farà visitare con l’aeroplano… ma sono sicura che sarà bellissimo comunque.
Sono contenta. Nessuno può capire l’emozione di fare un safari finchè non lo prova. Nessuno può capire che pace si assapora, il vento che ti colpisce la faccia e vedi passare il paesaggio come fosse un filmato. Le aperture del truck sono uno schermo aperto e vivente.
Lunedì 24 Agosto 2009
Mi sono svegliata nervosa ed emozionata. Tanto che mi viene da piangere. Le persone attorno a me non esistono… sono io e l’Africa. Sono qui e non vorrei essere in nessun altro posto. Il passato e il futuro non hanno importanza, non ha senso più nulla se non il presente. Io e la magnificenza, io e la grandezza. Io, il nulla… e sono nel tutto.
Comunque, ci siamo divisi in macchine e quindi eravamo più raccolti… sinceramente ho avuto un po’ paura perché il tempo non prometteva per niente bene .. la nostra guida sosteneva che sarebbe cambiato… e difatti poi è stata una giornata magnifica… alla ricerca degli animali. Gruppi di leoni appisolati, gnu, zebre, una serie di volatili di cui non ricordo tutti i nomi, ippopotami… rinoceronti da lontano… e un paesaggio lunare superlativo.
Il ritorno è stato tragico… le lacrime e il silenzio hanno preso il sopravvento.
Martedì 25 Agosto 2009
Eccomi qua dopo un lunghissimo giorno di viaggio.
Sveglia ore 3 a.m.
Partenza ore 4 a.m. da KaratU con arrivo a Nairobi alle ore 19.00 p.m.
Stefano è stato bravissimo a guidare così tanto. Abbiamo preso tanta di quella polvere che la pelle e i capelli erano pesantissimi!!! Ovviamente c’è sempre qualcuno che si lamenta, ma fortunatamente il mio compagno di truck e vicino di tenda Marco non mi delude mai.
I malati di “stomaco” anche oggi sono presenti… insomma un viaggio anomalo.
Terminato con la zecca di Gianni, tolta prima di andare a cena. Cena superesagerata… perché come al solito le porzioni sono decise da Stefano che…. Esagera!!!
Prima di andare a nanna io e Francesca in stanza ci siamo spulciate da capo a piedi perché ancora un po’ scosse dal ritrovamento di poche ore prima.
Mercoledì 26 Agosto 2009
Stamattina partire da Nairobi è stato come fuggire da un incubo: sarà stato anche l’effetto della giornata fredda e uggiosa, ma la città era inquietante. Vedere ciminiere di fabbriche in africa è illogico. Le persone negli autobus con gli sguardi tristi e non sorridenti come nei villaggi… mi ha fatto pensare agli sguardi che incontro tutti i giorni in metropolitana a Milano. Poi il freddo… meno male che avevo la copertina calda dell’Egypt air… che ha protetto me e Marco.
All’uscita della città il panorama è iniziato a cambiare e a ritornare quello accogliente che conosco.
Hanno rovinato un pezzo d’Africa […] è come quando qualcuno entra nella tua vita e la sconvolge in peggio. Ti tocca un pezzo del tuo cuore, te lo macchia e rovina. Non hai avuto modo di proteggerlo perché non ti sei accorta che ti stavano facendo del male. Pensavi fosse entrato nella tua vita per arricchirti e invece ti ha lasciato sporcizia…
Per il resto il viaggio è trascorso piacevolmente… per strada abbiamo incrociato tanti masai avvolti nel canga rosso, la loro stoffa tipica. Io ho avuto modo di comprarne uno lungo la rift valley color Bluette…
Ma mentre scrivo sono qui… al masai mara .. seduta accanto alla mia tenda… Sukuru che lava le stoviglie di oggi, Fra & Ste con il masai che ci accompagnerà in questi giorni di safari che sistemano le cose in cucina, Edo che chiacchiera con Paolo .. tutto così pacifico come l’aria che respiriamo. Il sole sta tramontando .. il cielo è di un colore indescrivibile: azzuro che si mischia al blu tamponato dalle nuvole bianche. I colori accesi e vivi del giorno stanno facendo spazio alle tenebre… chissà se gli animali ci sorprenderanno anche stasera con la loro presenza?
Giovedì 27 Agosto 2009
Che bello stamattina sveglia alle 5.15 e via per il primo safari al masai mara.
È stato magnifico: leoni a tutto spiano, avvoltoi avventati su una carcassa abbandonata dai ghepardi costretti ad allontanarsi un po’ dalla presenza dei volatili affamati e anche perché già soddisfatti del loro pranzetto. Che scena!! Io sono qui mentre accade tutto questo e ne faccio parte. Sono tutta sporca, impolverata, ma sento che non mi manca nulla.
Oggi pomeriggio è stato meglio della mattina: abbiamo addirittura visto, fotografato, seguito un serval. Lo abbiamo beccato mentre tentava di cacciare… difficile da avvistare, follia pura pensare di vederlo mentre caccia!!!! Poi il meraviglioso paesaggio del masai mara… e finalmente il leone maschio. Tutto meraviglioso… un sogno.
E poi il ritorno al tramonto, con l’aria che ti colpisce la faccia, gli animali che scappano al passaggio del truck e la luce del giorno che piano piano si spegne. Non sarei più scesa, non avrei più smesso come fosse una droga. Ho pianto al pensiero della disintossicazione al mio ritorno a casa.
Venerdì 28 Agosto 2009
Sveglia sempre presto (mai abbastanza presto!!) colazione veloce e subito sul truck per una full immersion. Mentre percorriamo la strada sterrata vediamo gonfiarsi le mongolfiere che sorvolano magicamente il cielo ancora assonato. Ci danno il buongiorno le guinea fowls e gli impala, ma non vogliono essere da meno le iene che ci fanno assistere al loro andirivieni per darsi il cambio nel mangiare una carcassa. Dopo poco un altro banchetto: quello degli avvoltoi .. ma la cosa spettacolare è della quantità di essi che sorvolano e planano sulla preda. Sono brutti ma la loro fase di atterraggio è di un’eleganza magnetica. E poi lo gnu che è solo accerchiato da 3 leopardi… noi lì come “uccellaci del malaugurio” in attesa di un attacco, che fortunatamente non avviene per il povero animale, perché è scaltro e non scappa per non farsi rincorrere… lezione di vita: mai scappare ma affrontare il problema.
Dopo pranzo… la migrazione degli gnu… io e la Targhetta non vedevamo l’ora. Sentire il rumore dell’acqua al passaggio degli animali, la polvere alzarsi e nascondere le figure, i suoni… c’è stato tutto questo .. ma ci sono stati anche gli stranieri maleducati e purtroppo il chiacchierio generale di molti… se avessi avuto la possibilità avrai incenerito tutti!!! Ma perché la gente non si rende conto che non è a casa con i pop corn a vedersi un film dove può mettere pausa e riprendere a rivedere quando vuole? Perché? Le cose passano e anche se avrai modo di ritornarci avranno delle sfumature diverse, più belle o più brutte poco importa… tutte sono particolari e diverse.
Grazie a Edo mi è passata l’arrabbiatura perché mi ha invitato ad andare con lui e il Edward (il masai) ed è stato bellissimo. A fine giornata ho avuto lo sguardo di un leone tutto per me che mi ha ricompensata, il suo bel faccione era tutto per me (mi illudo che lo fosse), con quelle labbra così morbide e quei denti così aguzzi…
Sabato 29 Agosto 2009
È da giorni che tentavamo di avvistare il leopardo. Cavolo!! Quest’anno ero partita con questo desiderio. E alla fine, dopo tanto cercare… si è fatto anzi si è fatta trovare appollaiata su un ramo. Si per me era femmina!!! Bella morbidosa… con quelle zampette penzolanti e quella coda magnetica come un pendolino. Annoiata ci guardava, si stiracchiava, sbadigliava, si riaddormentava… si è messa anche una zampa sotto il mento… la stessa posa che ho io mentre penso… e poi ad un certo punto si è alzata stanca di tutti noi (mi assomigliava troppo), è scesa dall’albero e se ne è andata… fantastica!!! Non mi piacete, mi avete stancato e me ne vado… sublime direi!!
Oggi è l’ultimo safari ..
Domenica 30 Agosto 2009
Mi sveglio e già sono un po’ storta. Ricevo un messaggio che mi dice che non vedono l’ora che torni anche se sanno che vorrei rimanere qui. Ma qui io posso essere egoista: è la terra a cui tu non hai niente da offrire ma che ti dona tanto se tu apri le braccia pronta a raccogliere. Vieni nuda e a mani vuote e torni indietro carica e appagata. La bellezza in questo sta non nel prendere ciò che si vuole ma quello che lei vuole donarti.
Comunque la mattina prima di ripartire per Nairobi, visitiamo il villaggio masai di Edward. Abbiamo la possibilità di entrare nelle loro abitazioni e di assistere ad alcune loro danze.
Il viaggio per Nairobi è stato tranquillo. Ovviamente la cena non poteva essere da meno della volta precedente .. per la soddisfazione di Stefano, che è un patito dell’abbondanza!!!
Una cosa che mi ha colpito è stato che il locale rispetto all’altra volta era pieno di gente (forse perché la scorsa volta era un giorno feriale) e c’era la musica, rumore e molti che si sono messi a ballare. Infatti dopo che la maggior parte del nostro gruppo è andato a nanna, io e Marco ci siamo fermati perché dovevamo prendere il guestbook da Paolo e Sara e l’atmosfera si stava facendo più festosa, tanto che alcuni camerieri ci hanno invitato ad andare a ballare!!! Abbiamo rifiutato ma se non fossi così timida mi sarebbe piaciuto.
Grazie mia amata Africa