Diario di viaggio in Zambia e Malawi. Testo e foto di Diego Giusti
Diario di viaggio in Zambia e Malawi in stagione verde
Testo e foto di Diego Giusti
Africa selvaggia – Diario di viaggio in Zambia e Malawi
L’Africa fa spesso notizia, ma di solito esclusivamente per i suoi lati negativi: fame, guerra, malattie, dittature e abusi dei diritti umani.
Non nego che ciò faccia parte dell’Africa, ma c’è molto più di questo. L’ho capito durante questo viaggio tra Malawi e Zambia.
Se rovesciamo la medaglia, scopriamo che è ricca di colori e profumi, abitata da popoli con usanze e culture antichissime, forse alcune un po’ bizzarre e strane ai nostri occhi ma sicuramente affascinanti.
Appena sceso dall’aereo, la prima sensazione che ti scorre sulla pelle è quella di essere stato catapultato in un altro mondo, come se tu fossi tornato indietro almeno di qualche decennio.
La quotidianità scorre nella semplicità
Le persone sono umili e sorridenti con chiunque abbiano davanti.
In questo articolo, cercherò di raccontarvi quello che ho visto e vissuto in prima persona in Africa durante un viaggio tra Malawi e Zambia con Africa Wild Truck.
Abbiamo scelto di viaggiare durante la stagione verde (da Dicembre a Marzo), il momento dell’anno in cui il paesaggio rinasce grazie alle piogge, passando dalla siccità al verde intenso della vegetazione. L’Africa si risveglia e torna alla vita.
Questa è anche una buona stagione per avvistare gli animali visto che i cuccioli si avvicinano alle pozze d’acqua per rifocillarsi.
Il Malawi: Mulanje e la coltivazione del tè
Dopo quasi 24 ore di viaggio, eccomi arrivato a Mulanje, paesino a sud del Malawi, alle pendici del famoso Monte Mulanje, dove ci rilasseremo qualche giorno a casa di amici, prima di partire per il grande viaggio.
Il venti per cento del territorio del Malawi corrisponde al Lago Niassa, che è appunto il terzo lago più grande dell’Africa.
Sarà per il suo clima mite, o per il grande lago, ma per i malawiani la coltivazione del tè è la tradizione per eccellenza. Grandi distese di tè che con le sue piccole foglioline accendono di un verde intenso il paesaggio della zona.
Tutte le colline intorno al Monte Mulanje sono ricoperte da piante di tè
È come un mare verde nel mezzo del quale si scorgono camminare coloro che quotidianamente vi lavorano.
La coltivazione del tè in Malawi ha origini antichissime ed è proprio in questa zona che si concentrarono le prime piantagioni di tutta l’Africa. Sul finire dell’Ottocento gli inglesi importarono qui dall’India le prime foglie di tè e la Camelia.
Nel 1928 poi viene fondata la Satemwa Estate che è la più antica piantagione a gestione familiare presente in Malawi.
Ma a Mulanje abbiamo conosciuto anche il volto umano dell’Africa, quello schiaffo in faccia che ti ossigena il cuore e la mente. Il nostro viaggio ci ha infatti portato a conoscere la realtà dell’associazione no profit FOMO, acronimo di Friends of Mulanje Orphans, che da moltissimi anni accoglie bambini orfani per garantire loro l’istruzione, l’educazione scolastica e l’assistenza per i bisogni primari.
Le fotografie probabilmente riusciranno a dirvi più di quanto io riesca a parole. Sorrisi, coraggio, determinazione, volontà e curiosità. Questo ho visto negli occhi dei bambini della scuola di Mulanje.
Lo Zambia e il Parco Nazionale del Kafue
Dopo un po’ di relax e grandi risate con una compagnia che raramente trovi in un viaggio, partiamo per lo Zambia in direzione del Kafue National Park. Il Kafue è il più grande parco nazionale in Zambia, che prende e il nome dall’omonimo fiume che lo attraversa, e anche uno dei più grandi del mondo.
Ben 55 specie diverse di animali vivono in questo immenso parco che vale la pena di essere visitato.
Per gli appassionati di fotografia, questo parco è il luogo ideale per confrontarsi con la fotografia naturalistica.
Sulla cartina il parco non sembra così distante
Nella realtà ci occorre molto più tempo, forse per le strade sconnesse, o perché ogni chilometro è una favola per far foto e rilassarci sotto un verde baobab con il cinguettio di milioni di specie diverse di uccellini che volteggiano nel cielo blu d’Africa.
Questo viaggio tra Malawi e Zambia si rivela una sorpresa in ogni singolo chilometro percorso.
In questo enorme parco naturale siamo stati ben cinque giorni per riuscire a osservare i vari habitat che lo caratterizzano, dai terreni paludosi chiamati “dambo” alle pianure del Busanga che sono un’ottima postazione di osservazione.
Il Kafue National Park è un luogo privilegiato per il safari, forse uno dei migliori in Africa, ed è per questo motivo che abbiamo scelto di dedicarvi più tempo. Con una media di 2 safari al giorno, siamo riusciti ad avvistare numerosi animali come Impala, Leoni, Leopardi e soprattutto milioni di specie diverse di uccelli con i loro mille colori.
Un itinerario di viaggio tra Malawi e Zambia permette di inserire numerosi safari con lo scopo di avvistare gli animali e conoscere la parte più selvaggia dell’Africa, lontana dal caos dei turisti e dei resort della costa.
Proprio durante i safari, l’Africa ti insegna l’arte della pazienza. Niente è scontato o frettoloso.
L’Africa regala emozioni a chi ha il coraggio di saper aspettare, cosa ormai molto difficile per noi occidentali.
E così, al tramonto e all’alba, ho atteso che lo spettacolo della natura si offrisse ai miei occhi per poter immortalarlo con le mani ferme ma il cuore che tremava dalla gioia.
Il Lower Zambezi National Park e le Cascate Vittoria
Dopo Il Kafue National Park ci siamo diretti verso il Lower Zambezi National Park, ancora in Zambia.
Questo paese rappresenta l’Africa selvaggia, meno battuta dai turisti, autentica nelle tradizioni e ben conservata a livello ambientale.
Oltre al safari in auto, abbiamo navigato per un tratto sul fiume Zambesi che percorre il confine tra lo Zambia e lo Zimbabwe, regalandoci l’occasione di meravigliosi avvistamenti di grandi animali come gli elefanti e ippopotami.
Anche qui l’avifauna è preziosa
350 sono le specie registrate nella zona. In questo parco c’è la possibilità di effettuare safari in notturna, un’altra sfida interessante per noi fotografi che amiamo visitare uno stesso luogo con più condizioni di luce possibile.
Un viaggio tra Malawi e Zambia deve includere un luogo magico come quello delle Cascate Vittoria, uno dei motivi per cui ho deciso di esplorare questa zona del continente africano.
Queste cascate, grazie a 110 metri di salto e un’ampiezza di 1700 metri, sono una delle più maestose del mondo. Un suono che rimbomba fortissimo che ti mette a tacere e una serie di giochi di luce e arcobaleni che incantano gli occhi.
Lo stesso Livingstone, esploratore missionario che le scoprì, le definì come “lo spettacolo più straordinario mai visto in Africa”.
Le cascate Vittoria dividono lo Zambia dallo Zimbabwe e vanno a interrompere il lungo corso del fiume Zambesi nella sua impetuosa corsa verso l’Oceano Indiano.
Oltre a fotografarle di giorno e di notte, sono riuscito ad ammirarle dall’alto, uno dei momenti della mia vita che difficilmente dimenticherò.
Inutile sottolineare che io sia tornato a casa con il mal d’Africa, quella malattia che colpisce chiunque abbia lasciato entrare questo meraviglioso continente in ogni singola fibra del suo corpo.
Rivedo le fotografie scattate e sento nuovamente quel brivido lungo la schiena che mi ha accompagnato per tutto il viaggio.
L’Africa non puoi dimenticarla perché è la vita nella sua essenza più pura e primordiale.
E io questa vita al sapore d’Africa sento di amarla fino in fondo.
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