Tempo, pazienza e fortuna sono tre carte essenziali per tuffarsi nella costruzione di una nuova casa. Anche se apparentemente i soldi sono una voce significativa dell’impegno, non garantiscono comunque la buona riuscita dell’operazione.

Una delle prime questioni da prendere in considerazione è la scelta del luogo. L’Africa è una terra di luoghi meravigliosi, ma anche di insidie pericolose e non sempre una bella posizione è sinonimo di luogo salutare in cui vivere. Acqua potabile, clima fresco e un’ altitudine al di sopra dei 1.000 m diventano una scelta quasi obbligatoria se si ha intenzione di tener lontano malattie e godere al meglio questo continente.

Non è un caso che capitali importanti come Nairobi, Lusaka, Lilongwe, Addis Abeba siano nate su altopiani tra i 1000 ed i 2500 m s.l.m.

Una volta scelta la posizione bisogna organizzare la costruzione e scegliere i lavoratori.

In Malawi la moneta è il kwacha e la banconota più grande è quella da 500 Mkw. Rapportata all’euro basti pensare che 200 Mkw equivalgono ad 1 euro, quindi 2 euro sono la banconota più grande che si possa far entrare nel portafogli. Questa banale curiosità è significativa del fatto che per pagare le piastrelle non bisogna avere il portafogli spesso, ma occorre girare con diverse buste della spesa.

Il mattone è l’elemento fondamentale in tutte le costruzioni moderne, ne esistono di svariati tipi, ma il più economico costa 1 Mkw, cioè niente. Interamente fatto a mano è uno dei materiali più importanti del pianeta. Anche se i più attenti lettori hanno già tratto la conclusione che in fin dei conti una casa non costa nulla, nel conto va aggiunto il trasporto e, siccome il diesel costa 230 Mkw, poco più di un euro, la cifra inizia a diventare considerevole: diciamo un tot di buste di plastica.

Con una decina di muratori e 2 tonnellate di cemento a 400 Mkw al kg direi che i risultati iniziano a vedersi ma non bisogna mai scordare i tre fondamenti. Il tempo innanzitutto, perchè qui nessuno è un mostro di rapidità, la pazienza perchè il più delle volte il materiale ordinato non arriva ed infine la fortuna perchè muri dritti sono una coincidenza astrale.

Fatta la struttura occorre il tetto. Anche se ormai la lamiera è l’ultimo ritrovato tecnologico, mi sono affezionato al tetto in paglia perchè oltre ad essere più fresco, ed ecologico è sinceramente più bello.

La paglia non cresce tutto l’anno, quindi prima di iniziare a costruire la muratura occorre calcolare bene le stagioni. Sembra una banalità, ma in questo continente non si può lasciare nulla al caso….Continua su ‘La compagnia dei viaggiatori’ (si trova nelle librerie di viaggio)