Il blog di Sabino ci ha accompagnato per tutta la spedizione 54; una vera sorpresa in viaggio, un bellissimo ricordo indelebile adesso; un’idea originale per essere seguiti da casa dagli amici o parenti, dopo le loro nozze.

Ecco che cosa scriveva prima di partire:

“Il viaggio di nozze quasi sempre è sinonimo di lusso, comfort, crociera e villaggi a 5 stelle ma per noi, amanti dell’avventura, questo vestito ci stava parecchio stretto e scomodo. Per questo motivo siamo andati alla ricerca di qualcosa di diverso, piu’ simile al nostro modo di essere e al nostro modo di intendere il viaggio. Cosi’, “surfando surfando”, navigando navigando nella rete, esattamente un anno fa, sono capitato sul sito di Africa Wild Truck e, come la metà perfetta di una mela, la nostra filosofia di viaggio combaciava esattamente con la loro descritta sul sito e che riporto qui:
(…)
Ecco, noi la pensiamo come loro, per questo abbiamo scelto l’Africa, per questo abbiamo scelto Africa Wild Truck.”

In molti casi Sabino ha davvero saputo cogliere il feeling e le emozioni di tutti noi. Un enorme grazie per tutto ciò che ha scritto, inclusi i profusi complimenti di cui speriamo di essere all’altezza e che spesso ci hanno fatto arrossire. Abbiamo qui raccolto alcune delle sue frasi, racconti ed immagini. Speriamo davvero possiamo rivederci presto e leggere prossimamente altre avventure augurando a Sabi e a Paola che l’avventura iniziata sia la più colma di felicità.

Spedizione 54, dal Blog di Sabino Parente:

“Oggi è la vigilia della spedizione e il Truck arancione, il mitico Truck, è quasi pronto. Il gruppo è al completo e Stefano ci fa un briefing di preparazione al viaggio. Aspetto questo momento da un anno…”

“La prima notte in tenda è stata fantastica, una sensazione stupenda, con quel pizzico di tensione mi ha fatto sentire come nel film “the blair witch project”. Paola nonostante le ansie si è addormentata dopo 10 minuti mentre Fausto, a pochi metri da noi gia riempiva la notte con il suo russare in dolby surround. Sono rimasto per qualche ora ad osservare, dalla finestrella – zanzariera, un fantastico cielo stellato mentre tutt’intorno i silenzi si alternavano ai rumori della savana …”

“Il primo safari non si scorda mai… Siamo arrivati al Liwonde National Park alle 15 circa e, dopo avere sbrigato le pratiche di ingresso, abbiamo cominciato il primo safari della spedizione 54. Siamo entrati nella loro terra, la casa di elefanti, leoni, gazzelle, rinoceronti e tanto altro. Noi siamo solo ospiti e in quanto tali dobbiamo avere massimo rispetto per loro e per il loro habitat. È stupendo poterli vedere non dietro una triste gabbia ma liberi nel loro territorio…”

“…non allontanatevi, guardatevi sempre intorno e quando tornate alle camere sarete scortati da una guida. Qui possono tranquillamente passare leoni, leopardi, iene, ippopotami, elefanti. Il fiume è pieno di coccodrilli. Attenti anche a serpenti e scorpioni.” Ecco, questa è stata l’accoglienza appena arrivati al campo del South Luangwa da parte del ranger….”

“Buio pesto nella savana, il re è li, seduto, nel suo territorio. Apre la bocca, mostra i suoi denti.
Quando decide di alzarsi mostra la sua possenza, la sua autorità. Ma il re è zoppo, il re è nervoso. Il passo è rotto ma è sicuro, forte, nonostante il dolore. Ci passa davanti, a testa alta, ci toglie il fiato, il respiro si blocca. Il re è zoppo, ma non ha paura, anche se circondato da uomini che guardano ma non sfidano il suo sguardo. Il re è zoppo, ma avanza, conscio della sua forza, del suo potere. C’è un territorio da marchiare. Il re è zoppo, ma urla il suo potere, con tutta la sua forza. Si mette al centro della scena, la luna è quasi piena, il silenzio è profondo. Un ruggito, poi un altro, e un altro ancora, una voce che riempie la notte, un tuono che rimbomba nel cielo.
Qui comanda lui, tutti ai suoi piedi: signori, ecco il re della savana.”

“ci siamo fermati alla fabbrica delle stoffe dove abili mani disegnano veri e propri capolavori su cotone. Creata da una donna inglese, la fabbrica è diventata una bella reatà che genera lavoro ed alimenta l’economia zambiana. La visita è molto bella, ci viene mostrato e spiegato l’intero processo di produzione, dal disegno a mano fino anche alla creazione dei colori con pigmenti naturali.”

“Per dare una idea di quello che è stata la spedizione 54 mi basterebbe mostrare le foto dei saluti degli ultimi giorni. Se alla fine di un viaggio con 14 persone, il distacco porta malinconia e lacrime vuol dire che questo non è stato solo un viaggio, non è stata per niente una vacanza, ma una vera e propria esperienza di vita. Il merito va tutto, ma proprio tutto, a Stefano e Francesca, collante di un gruppo sempre allegro e unito. Sono stati 11 giorni intensi e mai banali, volati troppo in fretta tra un’emozione e una risata. Abbiamo visto tanto e fatto tanto sin dal momento in cui abbiamo messo piede su questa terra straordinaria. Il Gule Wamkulu, la scuola, la partita di calcio, il villaggio dei pescatori, i safari, le notti in tenda, il mercato, assaggi di Africa vera, senza filtri e finzioni. E poi i viaggi a bordo di quel truck, sotto cieli sempre diversi ma di una bellezza indescrivibile. Un truck che ha qualcosa di magico al suo interno, una scatola magica attraverso la quale abbiamo osservato lo scorrere dei paesaggi, dei villaggi e della gente che ci salutava al passaggio. Un truck che, fatevene una ragione, non si puó imitare, come uno stradivari costruito da due abili mani e che suona una musica perfetta, magica appunto. E poi ci sono loro, i compagni di viaggio che hanno reso questo viaggio perfetto. Fausto e Rosella, i nostri “zii”, due persone stupende e generose con le quali continueremo a scambiarci pezzi di vita. Tonino e Deana, Massimo e Monica, impeccabili e divertenti,
Marco e Giulia, i “topini” pisani, un’esplosione di simpatia e genuinità
Leo e Cate, dolci sposini, belli solari e piacevoli, sempre piú simpatici col passare dei giorni.
E un grazie a tutti coloro che hanno seguito, letto e commentato il nostro blog, in particolare “Mamma Lucia”, costante e puntuale! Grazie infine a questa terra meravigliosa, con i suoi mille problemi ed i suoi mille sorrisi e a tutti quei bambini che abbiamo incontrato durante il nostro percorso. Siamo certi che questo sarà il primo di una lunga serie di viaggi in Africa e siamo altrettanto certi che non sarà la nostra prima e ultima spedizione con Africa Wild Truck. We love Africa, We love AWT. ”

Per leggerlo tutto: blog.sabinoparente.com/2011/07/spedizione-54-pensieri-e-parole/