Sono stati giorni di trekking meravigliosi.

Panorami mozzafiato si aprono sul Plateau a oltre 2000 m. Lì si trovano 11 rifugi in legno con le nursery dell’endemico cedro di Mulanje, Widdringtonia whytei, legno raro, profumato e protetto che cresce con estrema fatica solo qui. Il cammino che porta sul massiccio dalla nostra base è impegnativo ma spettacolare; si parte da circa 700 metri sul livello del mare e si arriva a circa 2000 metri al Madzeka Hut. I semplici rifugi sono comunque accoglienti e una doccia calda scaldata a legna, una polenta fumante ci attendono per la notte, insieme alla via lattea che da qui è qualcosa di unico. Il cammino prosegue tra le tracce dei numerosi serval, siamo sul tetto dell’Africa centrale. Decidiamo di attraversare i 650 km 2 per alcuni giorni di trekking, questa volta decidiamo di non raggiungere la vetta Sapitwa, 3002 metri; vogliamo concentrarci sulla bellezza della montagna. La vegetazione ci affascina, le Vellozie (Vellozia splendens) sono ovunque ed esistono elicrisi unici ed endemici, come il Silver Sunflower e il Whyte’s Sunflower (Helichrysum nitens ed Helichrysum whyteanum) oltre a numerose orchidee tra cui l’orchidea leopardo. In pochi giorni avvistiamo decine e decine di specie di uccelli tra cui la minacciata Apalis flavigularis, il bulbul montano (Olive breasted Mountain bulbul) e i divertentissimi trombettieri guance argento.

Tra i mammiferi incrociamo i serval (!) di cui riconosciamo le infinite tracce ….insieme a quelle di leopardo e poi blue monkey, lontre dalla gola macchiata e procavie delle rocce.

Vi aspettiamo per camminare insieme su una delle montagne più spettacolari dell’Africa centrale.