Looking for Hope. Note dal workshop con Edoardo.

di Francesca Guazzo.

Quando termina un workshop di fotografia come quest’ultimo insieme ad Edoardo Agresti, il sesto insieme, si crea in effetti un senso di vuoto, che nasce forse dalla consapevolezza che nei giorni successivi questa atmosfera in parte svanirà.

L’atmosfera che si è creata è unica, questo naturalmente come in ogni viaggio, ma questa volta è stata un tutt’uno con il mondo della fotografia. E’ stato un workshop particolare, perché oltre alla presenza di Edoardo che ovviamente resta un punto di riferimento fondamentale, abbiamo avuto in viaggio, in un unico viaggio, i tre finalisti ad un Contest internazionale come il travel Photographer of the Year tra cui appunto Stefano Pesarelli, Edgard de Bono, vincitore della categoria “New talent” e tra l’altro, del Polaris Photo Contest 2010 e quindi di questo workshop che è il primo premio nella sezione Popoli.

Abbiamo parlato molto anche dell’importanza dei concorsi, della voglia che muove e motiva con forza tanti fotografi a misurarsi attraverso i contest e della crescita che ne deriva in alcuni.

Attraverso la lettura delle immagini si è discusso molto dell’importanza del racconto; si sono visti filmati, letti libri e le parole di Scianna, Gardin e Jodice rieccheggeranno nelle nostre menti per mesi e mesi, per sedimentarsi e per aprirci nuove prospettive.

Le sorprese sono state numerose, non solo perché in effetti il vivere qui fa sì che per noi passare da una situazione ad un’altra avvenga in modo naturale e partecipare alla stagionale raccolta di patate, ad un viaggio in treno sulla linea TAZARA o ancora ad un funerale bemba sia avvenuto con la semplicità e la genuinità necessarie. Si è parlato anche tanto di “Africa” e di problematiche, senza la presunzione di dare risposte o di incasellare idee.

Anzi, forse si è fatto il lavoro opposto, visitando la storia della “house” di Shiwa Ngandu, incontrando i discendenti di Sir Stewart Gore-Brown, ascoltando con interesse le storie di chi è nato qui.

Sorprese, tante sorprese. Perché un vero viaggio è apprezzare ciò che regala ogni giorno, dalle nuvole cariche della stagione delle piogge alle valigie cariche di chi sale sulla linea TAZARA, ai caffè e pause che ci siamo presi sulla strada, al racconto fotografico di Edoardo di 50 minuti a Mununga, alle terme sul bacino del Congo, alla storia della famiglia che vive nella Shiwa Ngandu reserve, alle urla disperate di chi ha perso una nonna centenaria, punto di riferimento nel villaggio, a quell’ospedale di Serenje che sembra così lontano dalla speranza, mentre a pochi metri sorge un orfanotrofio chiamato Hope.
“We are looking for Hope”. E’ stato strano fermarsi ai canti di preparazione per la messa della domenica e con queste voci potenti in sottofondo chiedere “Where is Hope?”.
Come spesso accade le parole si intrecciano con la fotografia ed il racconto si arricchisce di suggestioni e riflessioni cosicché i due linguaggi si compenetrano e si completano.

Una nuova sfida fotografica insieme ad Edoardo e alla sua Nikon school Travel ci attende ad aprile con l’idea di trascorrere nella “nostra” Ilha de Mozambique, l’isola da cui tante idee sono nate, alcuni giorni creativi in cui ogni partecipante si concentrerà su un tema, sempre seguendo la nostra filosofia di viaggio.

Un’isola che ha fatto sì che molte cose fossero possibili, come la Transafrica del 2004, la mia tesi di laurea, un embrione di AfricaWildTruck e paradossalmente anche la collaborazione con Edoardo.

Un’ isola non-isola, da cui la storia del Mozambico è cresciuta ed in cui il tema del doppio so già mi coinvolgerà come non mai.

Vi aspettiamo al prossimo workshop, 21 aprile – 1 maggio, in Mozambico a cui parteciperà quindi il vincitore del Polaris Contest 2011 che verrà proclamato tra pochissimi giorni.

Sono aperte le pre-iscrizioni, grazie anche per il vostro alto interesse e per seguirci sulla nostra pagina Facebook come sempre in diretta dall’Africa.

http://www.africawildtruck.com/it/spedizioni/spedizione_64___workshop_reportage_ilha_de_moambique_con_edoardo_agresti

Qualche iPhoneografia in viaggio qui sotto!